Il motore a reazione
Il motore a reazione viene utilizzato per la propulsione di velivoli,
razzi, missili e vettori di lancio per veicoli spaziali.
Viene inventato dall' ing. tedesco Messershmitt, fra la fine degli anni
'30 ed i primi anni '40.
Mentre prima gli aerei
volavano grazie ad un'elica, ora ricevono una spinta propulsiva.
I gas di scarico che escono da questo motore, forniscono la spinta che
fa muovere (volare) l'aereo. Il
motore è composto da una presa d' aria, che convoglia all' interno aria a
pressione elevata.
La forma delle prese d'aria è studiata per aumentare la pressione della
stessa, che viene poi introdotta in un compressore. Al suo interno, la
pressione dell'aria aumenta moltissimo.
(Ringrazio vivamente Ruggero Calò per aver realizzato e fornito il disegno)
L'aria, a pressione elevata, entra in una camera di combustione, dove si
miscela con il combustibile e brucia. Otteniamo un gas di scarico a pressione e
temperatura molto alte. Il gas entra in una turbina, che ha lo scopo di
abbassare la temperatura del gas e, con la sua rotazione, far girare il
compressore che abbiamo citato prima. Ora il gas esce dal motore, attraverso un
ugello di scarico, posto al termine di una camera di espansione, per ridurre
ancora pressione e temperatura del gas. Uscendo il gas fornisce la spinta
propulsiva all'aereo, come quando i bambini gonfiano un palloncino e poi lo
lasciano andare: l'aria esce e fa volare il palloncino.
Il combustibile è cherosene, perché la benzina, alle alte quote, e
quindi basse temperature, diventa ghiaccio, mentre il gasolio si trasforma in
una poltiglia. solo il cherosene resiste a temperature così basse e pressioni
così alte. I vantaggi consistono in
una maggior potenza, che significa maggior velocità e possibilità di utilizzare
motori relativamente piccoli per velivoli di grandissime dimensioni.
Il rendimento termico
del motore è necessariamente basso, perchè abbiamo una enorme dispersione di calore.
I velivoli con motore a reazione possono effettuare manovre che i
velivoli ad elica non potrebbero effettuare. La maggior parte di queste manovre
viene utilizzata solo nei velivoli militari, per il combattimento o l'attacco
al suolo, oppure per il decollo verticale da spazi ristretti, come il ponte di
una portaerei.